Una giornalista e un cameraman penetrano in un manicomio alla ricerca di un misterioso compositore, che cerca di far conoscere lo Uargh! come modus dell'esistenza, affermando l’inutilità dell’iperattivismo e delle corse senza costrutto. Egli si impegna per l'evoluzione della specie ed il suo messaggio aspirerebbe ad uno sviluppo virale in ogni angolo del manicomio/mondo, se non si trovasse ad interagire con diverse storie di identità represse, incrociate le une con le altre senza apparente soluzione di continuità. Persone stanche che si lasciano vivere, non conoscendo il contatto se non mortifero e che allontanano gli stimoli e l’intimità. Come un direttore d’orchestra, cerca di prepararle al concerto decisivo. Un compito arduo in uno spazio circoscritto che i protagonisti vivono come l’unica realtà possibile.… Ce la farà?